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2024-09-16 13:02:41 +02:00

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Pagine:

  • 142-146 (non versione 2 vergine rocce)
  • 147-150 (primo paragrafo)
  • 151-152

Lettura:

  • 154-155

Opere

  • L'annunciazione
  • La vergine delle rocce I
  • La dama con l'ermellino
  • Il cenacolo
  • La gioconda

Biografia

Nascita e Adolescenza

Leonardo da Vinci è uno scienziato nato a Vinci come figlio illegittimo di un ricco notaio che lo accudì e lo crebbe a Vinci.

Fin da piccolo osserva la realtà, analizzandola scientificamente e rappresentandola graficamente. Il padre lo manderà da Andrea del ==Verrocchio==, dove apprende la tecnica della pittura, che secondo lui è l'unica arte che riesce a comunicare un sapere, infatti pensava alla pittura come l'arte più nobile e che poteva far capire più cose (per lui le altre arti erano meno suggestive per chi le vedeva).

A Firenze

Il verrocchio

Leonardo è stato mandato dal padre alla bottega di Andrea del Verrocchio a Firenze, per apprendere la sua tecnica. Vedendo la grandissima capacità di Leonardo, il Verrocchio gli chiese di finire alcune sue opere come il Battesimo di Cristo.

A Milano

Essendo gli ideali di Leonardo, diversi e distanti da quelli neoplatonici della corte dei Medici, Leonardo preferì cercare un nuovo posto e si fece invitare da Ludovico Sforza. Ludovico però non è un grande mecenate e quindi nella lettera di presentazione Leonardo non cita il fatto di essere pittore, ma dice di occuparsi di urbanistica, essere un ingegnere e inventore, di costruire strumenti musicali e dice di essere uno scienziato. In questo contesto sono stati ritrovati appunti di strade su più livelli, metropolitane, ponti e sottopassaggi. Essi però erano anacronistici.

Le sue opere

Leonardo già durante la permanenza alla bottega del Verrocchio aveva già sviluppato il suo stile. Pensava che lo scopo dell'arte fosse rappresentare la natura. Prese e accettò i principi della prospettiva brunelleschiana, ma ci aggiunse delle sfumature, simulando l'atmosfera. Questa tecnica prende il nome di ==Prospettiva Aerea==.

Le raccolte di tutti gli appunti sugli studi e sugli sperimenti, presi e accompagnati con moltissimi disegni, sono chiamati codici.

Leonardo, quando disegnava, analizzava scientificamente qualsiasi cosa. Le opere così diventavano lunghissime da realizzare, e spesso non venivano concluse.

La fuga da Milano

Con l'invasione francese di Milano, lui tornò a Firenze (dopo la caduta dei Medici e dove salita la repubblica) dove gli venne chiesto di iniziare a fare una opera a Palazzo Vecchio. Gli venne chiesto di realizzare un affresco. Leonardo non terminò mai l'affresco. Venne inoltre chiesto a Raffaello di realizzare un altro affresco adiacente, ma lui non iniziò neanche.

Andò a Roma, ma non venne chiamato perché non si fidavano di lui (i lavori a Roma dovevano essere finiti).

Venne poi chiamato dal re di Francia, che lo stimava molto, e lo fece vivere in un castello, dove nel 1519 morì.

Opere

L'annunciazione

Questa è una delle prime opere che Leonardo produce in solitaria, rappresenta l'annunciazione dall'arcangelo Gabriele a Maria. Questo è situato in un ambiente contemporaneo, con molti elementi classici.

Gabriele è di profilo, mentre Maria è a 3/4.

Maria sembra spaventata.

Maria è vestita di blu, suo colore tradizionale.

Le ali dell'angelo e gli alberi sono realistici. Tra gli alberi compare il cipresso, albero molto comune in Toscana, che ha un valore simbolico perché solitamente è piazzato nei viali cimiteriali. Sembra quasi un richiamo di cosa succederà a Gesù.

Viene usata la prospettiva aerea.

La vergine delle rocce

E' descritta così perché è disegnata vicino a una grotta. Non sono presenti elementi architettonici. C'è ovviamente Maria, e un altra figura angelica.

Il bambino abbracciato dalla figura angelica è Gesù, riconosciuto dalla posa delle mani in simbolo della benedizione. L'altro bambino è San Giovanni, che è il cugino, e che battezzerà Gesù. Ritraendo le persone riesce a rappresenta anche l'espressività. Questa tecnica viene chiamata "i moti dell'animo".

Usa lo sfumato pittorico e la prospettiva aerea.

Questo quadro doveva rappresentare l'immacolata concezione, ovvero il fatto che Gesù è nato senza peccato originale. Non esistendo un iconografia per ciò, Leonardo propose Gesù, Maria, Giovanni Battista e un angelo come iconografia di ciò.

La dama con l'ermellino

Questa è un opera tenuta a Cracovia. Quest'opera è di una veridicità. La figura è posta a 3/4, ma con la testa gira dall'altra parte come a fare gli affari suoi. Quest'opera è molto realistica.

Posizione: La figura è posta a 3/4, ma con la testa gira dall'altra parte come a fare gli affari suoi.

L'ermellino è un simbolo di scaltrezza e purezza.

E' un opera di ritrattistica, i dettagli, lo sfondo scuro e l'olio su tela sono influenze dell'arte fiamminga.

Questa potrebbe rappresentare Cecilia Gallerani [...], una delle amanti di Ludovico Sforza. Difatti potrebbe essere proprio lui il committente visto che quest'ultimo era diventato cavaliere dell'ordine dell'ermellino.

Il Cenacolo

Nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, Ludovico Sforza commissionò un dipinto a parete sul muro di divisione tra il refettorio e la cucina. Questo dipinto doveva rappresentare l'ultima cena.

Le persone rappresentate sono tutte posizionate attorno a un tavolo, si nota l'inquietudine data dall'annuncio del tradimento.

I simboli araldici situati nella parte superiore sono quelli di diversi ducati tra cui gli sforza.

Sulla tavola c'è tutto quello che serve, e la tovaglia rimanda direttamente al lino utilizzato al tempo.

Le parti nere sono ==arazzi==, persi nel tempo, a causa di esperimenti di Leonardo e a causa delle ristrutturazioni.

Vuole sperimentare una nuova tecnica, colorando a secco e poi fissando il colore con la fiamma.

L'opera non è ben conservata, infatti è stata utilizzata una tecnica nuova, diversa dall'affresco. Questa tecnica già dopo pochi anni, soprattutto grazie all'umidità dell'ambiente, ha iniziato a rovinarsi.

La sant'Anna

In questo quadro, viene posizionata Maria che gioca con il bambino, seduta sulle gambe di Sant'Anna (la madre di Maria). In questo quadro utilizza i moti dell'animo, lo sfumato e la prospettiva aerea

La Gioconda

Come in tutti i precedenti utilizzò i suoi studi, soprattutto dinuovo la prospettiva aerea e lo sfumato. Leonardo fu molto ossessionato da quest'opera in quanto la inizio nel secondo periodo a Firenze, terminandola molto tempo dopo nel suo castello. Venne poi acquisita dalla collezione reale francese per un ingente somma di denaro.

Il quadro non è completamente simmetrico, sia nello sfondo sia nel volto. Ma comunque il volto rispetta la sezione aurea.