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Cloridano e Medoro sono due fanti.
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Il re (Dardinello, un arabo) è caduto in battaglia e loro due vogliono andare a dargli una degna sepoltura. Medoro gli dice che se non c'è la farà allora dovrà ricordare il suo gesto.
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Cloridano prova a fargli cambiare idea, perché rischia troppo la vita, ma vedendo che non riesce a smuoverlo.
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I cristiani, visto che stavano assediando, non pensavano di essere attaccati ed erano riversi nel vino, dopo la vittoria. Cloridano e Medoro fanno strage dei cristiani e poi ripartono.
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Arrivano poi al campo della battaglia, e iniziano a cercare tra i tantissimi corpi. La luna (sorella di Apollo, Diana), alle preghiere di Medoro, si illuminò tutto, consentendo tramite un fascio di luce di individuare il cadavere ricercato (Dardinello, figlio di Almonte).
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Prendono il Cadavere dietro e partono, ricalò il buio.
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Nel mentre tornò Zerbino (un cavaliere cristiano) e Cloridano lasciò andare il cadavere per andarsene, scappando, con molta fretta, credendo che Medoro lo stesse seguendo; Medoro però lo prese tutto sulle sue spalle, senza dirglielo, e provò a portarselo dietro.
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I cavalieri (Zerbino e i suoi), circondano i due.
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[XIX - La fine di Cloridano](XIX%20-%20La%20fine%20di%20Cloridano.md)
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![XIX - La fine di Cloridano](XIX%20-%20La%20fine%20di%20Cloridano.md#Analisi) |