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La vita
Platone voleva entrare e diventare un politico, ma le sue aspirazioni vengono distrutte dalla sconfitta di Atene nella guerra del Peloponneso, come raccontato nella lettera autobiografica chiamata Lettera VII, e dalla seguente condanna a morte del suo maestro Socrate. Da ciò Platone capisce che non è la politica che cambierà il mondo, ma lui potrebbe aiutare i nuovi politici a imparare il giusto o lo sbagliato, e in generale la giustizia (che per lui equivale all'equilibrio delle 3 componenti dell'anima) , tramite la filosofia.
Il primo viaggio a Siracusa
Iniziò poi a girare per la Grecia, e in particolare venne ospitato dal tiranno Dioniso il Vecchio.
L'accademia
Dopo i suoi viaggi è ritornato ad Atene dove ha fondato la sua scuola filosofica: l'accademia. Nella sua permanenza si dedica anche alla scrittura (Le Opere) e alla ricerca filosofica.
Il secondo viaggio a Siracusa
Dopo un qualche decennio rimasto ad Atene, Platone riceve un invito da Dione, che gli chiede di tornare a Siracusa per offrire una educazione filosofica a Dioniso il Giovane, figlio dell'ormai deceduto omonimo vecchio. Platone illuminato dal poter finalmente portare a compimento il suo scopo iniziale accorre, ma il giovane tiranno si rivela pigro, superficiale, prepotente e iracondo, al punto da esiliare Dione. Tornò poco dopo ad Atene.
Il terzo viaggio a Siracusa e la morte ad Atene
Con la speranza che Dioniso potesse tornare sui suoi passi, Platone tornò a Siracusa, ma ritornò ad Atene una terza volta, per dedicarsi all'insegnamento all'accademia.
Nel mentre sempre a Siracusa, Dione continua a volere un governo di filosofi, a tal punto da far deporre Dioniso, diventò così lui il tiranno, ma venne assassinato per una congiura. Scrive in onore dei congiunti di Dione la Lettera VII, e qualche anno dopo morì ad Atene a circa 80 anni.
Gli Ideali
Durante la sua vita creò una teoria ontologica, dicendo che la realtà non è limitata alle cose sensibili, concrete, ma invece si può riportare a entità immutabili ed eterne, chiamate idee.
Date Importanti
Anno | Evento |
---|---|
427 a.C. | Nascita |
399 a.C. | Morte di Socrate |
347 a.C. | Morte di Platone |
Politica
La tripartizione della società
La società si divide in:
- produttori - compresi commercianti, medici,... (cavallo nero)
- guerrieri - (cavallo bianco)
- governanti - (auriga) La giustizia è quando queste 3 parti sono equilibrate.
Ogni persona deve essere assegnata a una classe sociale a seconda delle proprie caratteristiche.
- Produttori: mansioni pratiche: aumentare la propria ricchezza
- Guerrieri: forza: proteggere
- Governante: saggezza: deve essere come un filosofo
I guerrieri devono imporre la volontà dei governanti sull'egoismo dei produttori, anche se possono imporre solo nell'interesse comune. Perciò non possono avere proprietà private o famiglia.
Per non lasciarli senza niente, tutti i "custodi" devono mettere in comune tutto, cose e persone.
Il potere potrebbe degenerare, nel caso dell'egoismo dei custodi, in:
- timocrazia: potere degli impetuosi
- oligarchia: pochi che vogliono accumulare ricchezze
- tirannide: il potere in mano a uno, influenzato dal suo egoismo
- democrazia: tutti fanno i propri interessi
L'educazione
L'educazione (paidéia
) è l'insegnare ai bambini, futuri custodi (guerrieri + governanti) una rigida disciplina che li induce ad apprezzare l'importanza dell'ordine, dell'equilibrio e della bellezza. Tra le discipline fondamentali sono ginnastica, arte e matematica.