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Ludovico Ariosto è nato nel 1474 a Reggio Emilia ed è morto nel 1533. Vive a Ferrara, il padre era un funzionario del ducato Estense. Dopo la morte del padre, il dover mantenere la famiglia (9 fratelli e sorelle), si trovò obbligato ad entrare nella corte.
I primi incarichi li svolse come cortigiano del fratello del duca (il cardinale Ippolito), dove rimane fino al 1517, quando il papa elevò il cardinale e lo fece andare in Ungheria. Lui si rifiuta di seguirlo ed entra al servizio del duca Alfonso, dove rimase fino alla morte. Ariosto arrivò anche ad essere nominato Governatore della Garfagnana.
Si sposò di nascosto, negli ultimi anni della sua vita, con una ferrarese, Alessandra Benucci, per lasciarle l'eredità.
Le Opere
L'Orlando furioso
Rilasciato nella prima edizione nel 1516, l'Orlando furioso è un poema cavalleresco dedicato al cardinale Ippolito. Viene pubblicata una seconda edizione una decina di anni dopo, rivisitata dal punto di vista linguistico (la prima era molto influenzata dall'Emiliano).
Le satire
Sono 7 satire scritte in terzine dantesche. Esse sono tutte indirizzate ad amici e parenti, con il pretesto di parlare di cose personali.
Il nome con cui chiama queste opere, ovvero "satira", deriva da Orazio (letteratura latina). La satira è un genere medio, non ha uno stile elevato ne basso. Come argomenti parla di questioni personali.
Ariosto, anche parlando di questioni personali, fa ricavare al lettore dei valori. Ad esempio porta il lettore a ragionare sulla perdita della libertà.