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L'età di Mazzarino

Alla morte del padre, Luigi XIV diventa re francese. Aveva solo 5 anni e per questo il cardinale Mazzarino e la madre regnarono al suo posto. Alla morte di Mazzarino, Luigi aveva l'età per riuscire a regnare da solo.

Il suo governo

Lui credeva fortemente in un governo assolutistico, e si rese un re assoluto.

Si fece costruire una reggia a Versailles, e al termine si trasferì lì. I motivi principali furono 2:

  • la sicurezza del ré: che prima stava sempre a Parigi, e rischiava la vita.
  • manipolare i nobili

Manipolazione nobili

Vennero invitati molti nobili francesi alla corte di Versailles e per essi era un lusso, un privilegio, poterci vivere. Luigi XIV iniziò ad organizzare delle feste serali, che duravano fino a tardi, e riusciva a farci stare tutti, tranne lui che andava a dormire prima. Le feste serali stremavano i nobili, che non riuscivano più a continuare le manipolazioni politiche.

Con il tempo riuscì a rendersi un evento, infatti dava un privilegio ai nobili, permettendo a loro di entrare in camera sua, di vederlo mentre fa anche le cose più intime, e i nobili volevano andare a vederlo.

I ministri

#todo

Persecuzione degli ugonotti

#todo


Old

Morì vecchio di cause naturali, ma andrà avanti l'assolutismo. Luigi XIV ha avuto un potere assoluto (ha il potere "temporale", ovvero il potere legislativo, esecutivo e giudiziario). Pur avendo potere assoluto, si appoggiava al parere di ministri fidati, scelti da lui.

Il gabinetto dei ministri è il gruppo di persone che riuscivano a stare con il re al bagno.

In Francia però cerano regole sopra il re, tipo la regola di successione e di matrimonio, infatti il trono doveva passare al primogenito maschio.

Durante il suo regno provò a togliere potere ai nobili.

Fece costruire la reggia di Versailles e cominciò ad invitare alcuni nobili a viverci (anche a spese sue). Gli invitati si sentivano onorati. Iniziò poi ad organizzare feste quasi sempre. I nobili che partecipavano non riuscivano a tenere il passo ma volevano partecipare, quindi non stavano più dietro alle questioni di stato. Gli interessi erano mutati nel indossare abiti sfarzosi e nell'ottenere le attenzioni del re.

Iniziò da qui a creare un immagine di se stesso e che tutto doveva ruotare intorno a lui (tramite il nome "Re Sole").

Iniziò poi a farsi guardare in tutte le attività quotidiane, da quando si alzava a quando lo lavavano e vestivano a quando andava in bagno a quando andava a letto, ed era riuscito a rendere ciò un privilegio.

Le entrate

Iniziò ad assumere intendenti (ricchi borghesi stipendiati) che raccoglievano le tasse. In questo modo non li raccoglievano più i nobili (che ne tenevano una parte). Questi soldi venivano usati per i lussi e per l'esercito

Le guerre

Fino alla sua morte iniziò una serie di guerre, finanziate dalle tasse. Queste guerre non avranno risultati. Però con questi investimenti si creò un esercito permanente.

Il #mercantilismo

Colbert (il ministro delle finanze) adottò una politica di "mercantilismo" (aka protezionismo, colbertismo). Cerca di aumentare le esportazioni e di diminuire le importazioni. Questa tecnica si fondava sull'idea che la ricchezza delle nazioni fosse un valore stabile. Per ottenere ciò inserì delle tariffe doganali, rendendo più costose le importazioni di quelle locali.

Colbert oltre al mercantilismo "importò" maestranze per formare i francesi. Migliorò le scuole e le vie di comunicazione.

Al contrario del mercantilismo c'è il liberismo, ovvero l'idea del mercantilismo. Questo è l'idea del libero mercato, in cui però non ci sono sostegni economici. Attualmente nella realtà viene applicato un mix.

La religione

Luigi riteneva che non fosse buono avere minoranze religiose. Aveva una politica di intolleranza. Con l'editto di Fontainebleau abolì la tolleranza verso gli ugonotti (i calvinisti francesi). Cercò di creare una chiesa francese, dipendente solo da Luigi XIV e non da Roma. Il papa non gradì molto questa scelta. L'idea venne abbandonata perché solo l'imperatore aveva il prestigio di tenere testa al papa, ma non un re.