Giordano Bruno fu un frate domenicano, anche noto come Nolano. Viaggiò molto in Europa ed poi andò a vivere a Venezia.
Durante la sua vita entrò in contatto con i [libri ermetici](../../Platone/Neoplatonismo/Neoplatonismo.md#L'unione%20con%20la%20magia). I libri di Ermete Trismegisto, che parlano della magia. Perciò venne assunto da un ricco veneziano, in quanto quest'ultimo voleva imparare la magia.
Il nobile pensava di poter apprendere le arti magiche, ma rimane deluso e denuncia Bruno. Bruno era già stato richiamato dall'inquisizione, che lo arrestò, e lo tenne imprigionato e infine venne ammazzato.
Durante il periodo di prigionia, Bruno venne torturato cercando di convincerlo a cambiare i suoi ideali. Bruno mostrò un lieve cedimento ma poi decise di non cambiarla.
Giordano Bruno attacca i potenti contemporanei perché sono *pedanti*. (I pedanti ripetono e sanno tutto a memoria ma non hanno capito la sostanza *oppure non la eseguono*).
Mentre va caccia vede Artemide che fa il bagno nel lago, e per punirlo lo trasforma in cervo e diventa la preda dei suoi cani.
Il mito dovrebbe significare il fatto che si è un tutt'uno con la natura, ed ha anche il significato che l'uomo non deve ritenersi superiore alla natura, perché se si atteggiasse come tale verrebbe punito.