A Venezia la prospettiva lineare non viene considerata, perché con lo sfumato e con i colori si può ottenere lo stesso risultato. (==**pittura tonale**== / tonalismo: effetto con colori che dà volume). Uno tra i maggiori utilizzatori di questa tecnica è Giorgione. # Opere ## La pala di Castelfranco Questa **sacra conversazione** è diversa da quelle fiorentine, in quanto a Firenze esse erano messe in un ambiente ecclesiastico chiuso. In questo caso è all'aperto. In questa opera è presente un influenza data dalla prospettiva lineare fiorentina. Si nota il **tonalismo** per esempio soprattutto sul muro rosso, che come negli altri tessuti, la profondità è data dal colore. Si nota anche nella montagna la **prospettiva aerea**. ## La tempesta Non ci sono certezze sull'iconografia di quest'opera. Non ci sono oggettività. Non può essere la vergine con il bambino, in quanto è completamente nuda. L'unica cosa sicura è che sullo sfondo c'è una tempesta, perciò si chiama così. Viene usata la pittura tonale, soprattutto per il volume. Opera di committenza privata. Siamo a poco dal temporale. Giorgione lavora molto sul **riverbero** dell'acqua. Si intitola tempesta perché non c'è nulla di soggettivo se non quella. Ci sono due figure, senza un riferimento religioso. Da una parte una che **non è Maria** (perché è nuda) e dall'altra un paggio. Sotto il paggio c'è un altra figura, non si è ancora capito chi sia e perché .